MODULO 4 – PRIMA PROVA 0% Hai a disposizione 35 minuti per completare l'esame: il punteggio minimo per superare la prova è 21/30. Al termine del tempo le risposte verranno inviate automaticamente dal sistema. Durante l'esame potrai sempre vedere il tempo rimasto a disposizione dal contatore. Fino a che non viene terminato il test è sempre possibile cambiare le risposte semplicemente selezionandone un'altra. TEMPO SCADUTO MODULO 4 MODULO 4 - PRIMA PROVA 2023 INSERIRE I PROPRI DATI PER FAVORE: 1 / 30 1) Uno stimolo capace di produrre quasi sempre una stessa risposta è detto: a) Stimolo Neutro b) Nessuna delle tre c) Stimolo Discriminativo d) Stimolo Delta 2 / 30 2) Quando si conduce l’analisi funzionale sperimentale secondo il modello ABC: a) Si osserva direttamente il comportamento inadeguato e si manipolano le conseguenze che si ipotizza provochino o mantengano in vita il comportamento problematico b) Nessuna delle tre c) Si osserva direttamente il comportamento inadeguato o si raccolgono informazioni sul comportamento attraverso metodi di osservazione indiretta e si riporta la descrizione in una scheda organizzata su tre colonne: nella colonna centrale si descrivono i comportamenti della persona che vogliamo osservare, nella colonna di sinistra gli antecedenti e in quella di destra le conseguenze d) Si procede con la manipolazione delle variabili che si ipotizza provochino o mantengano in vita il comportamento problematico e si modificano le condizioni ambientali strutturando varie situazioni nelle quali valutare l’influenza di ognuna di esse 3 / 30 3) Rispetto agli altri setting, il DTT: a) Consente l’attuazione di numerose prove di insegnamento, sembra però presentare il rischio di ritardare i processi di generalizzazione delle abilità acquisite, di incorporare l’approccio nella routine quotidiana del bambino, di ottenere una scarsa accettazione sociale per l’uso di rinforzatori tangibili come il cibo b) Nessuna delle tre c) Favorisce i processi di apprendimento e generalizzazione grazie all’uso di rinforzatori tangibili come il cibo, ma pone problemi sul piano motivazionale dell’autenticità dell’interesse da parte del bambino d) Sembra presentare il rischio di ritardare i processi di generalizzazione delle abilità acquisite e di ottenere una scarsa accettazione sociale per l’uso di rinforzatori tangibili come il cibo, però è semplice da incorporare nella routine quotidiana del bambino 4 / 30 4) Gli elementi costitutivi dell’analisi funzionale descrittiva del comportamento: a) Segnale, Comportamento, Emozione b) Nessuna delle tre c) Comportamento, Pensiero, Emozione d) Segnale, Comportamento, Conseguenza 5 / 30 5) Cosa si intende per Rinforzamento positivo sistematico? a) È una tecnica volta alla riduzione dei comportamenti inadeguati attraverso la loro estinzione sistematica b) È una tecnica volta all’incremento dei comportamenti adeguati già presenti nel repertorio comportamentale del bambino attraverso il loro rinforzamento continuo, sia esso positivo o negativo c) Nessuna delle tre d) È una tecnica volta all’incremento dei comportamenti adeguati già presenti nel repertorio comportamentale del bambino attraverso l’elargizione di un rinforzatore positivo contingentemente ad ogni loro emissione 6 / 30 6) Le modalità di comunicazione della diagnosi hanno un ruolo determinante: a) Nell’accettazione della disabilità da parte dei genitori b) Tutte e tre corrette c) Nel determinare la durata della permanenza della famiglia nella fase di crisi d) Nel condizionare in senso positivo o negativo l’inizio di un rapporto affettivo con il bambino o il suo sviluppo. 7 / 30 7) Una volta individuate le funzioni dei comportamenti problematici e le condizioni che determinano il ripresentarsi nel tempo dello stesso comportamento, si potrà condurre un intervento modificando: a) Gli antecedenti o le conseguenze del comportamento b) Sia comportamento che le conseguenze del comportamento c) Sia gli antecedenti che le conseguenze del comportamento d) Nessuna delle tre 8 / 30 8) Ipotizziamo che un bambino, tutte le volte che gli viene posto davanti un compito di matematica, lanci le penne e il quaderno; come conseguenza l’insegnante toglie il compito e gli da un puzzle, il comportamento ha: a) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo b) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo c) Nessuna delle tre d) Funzione di accesso diretto al rinforzamento positivo 9 / 30 9) La minimizzazione dell’errore presuppone che bisogna agire al fine di evitare il più possibile la replica dell’errore, cioè: a) Nessuna delle tre b) Dopo due feedback negativi si deve fornire un prompt c) Non bisogna fornire più di tre feedback negativi consecutivi d) Dopo due feedback negativi si deve cambiare richiesta 10 / 30 10) Il materiale da utilizzare nella sessione di intervento all’interno del setting formale: a) Deve essere motivante per aumentare il gradiente di rinforzamento intrinseco b) Deve essere chiaro, così da permettere al bambino di focalizzare la propria attenzione sulla caratteristica che consente di fornire la risposta corretta c) Nessuna delle tre d) Deve essere ricco di particolari in modo da favorire sin da subito i processi di generalizzazione 11 / 30 11) Il comportamento autostimolatorio viene mantenuto da: a) Nessuna delle tre b) L’attenzione da parte del contesto sociale c) Le conseguenze positive mediate socialmente d) Le conseguenze sensoriali direttamente prodotte dal comportamento 12 / 30 12) L’establishing operation: a) È un’operazione motivazionale che incrementa l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della privazione b) È un’operazione motivazionale che riduce l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della privazione c) È un’operazione motivazionale che incrementa l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della saturazione d) È un’operazione motivazionale che riduce l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della saturazione 13 / 30 13) Qual è un rischio dell’uso massiccio del prompt? a) Tutte e tre corrette b) Creare dipendenza: il bambino potrebbe imparare a mettere in atto il comportamento in risposta all’aiuto che per lui è diventato stimolo discriminativo c) Creare evitamento: il bambino potrebbe essere infastidito dall’intrusività degli aiuti d) Creare frustrazione: il bambino potrebbe percepire il compito come troppo complesso rispetto alle sue abilità 14 / 30 14) Prima di stabilire quale conseguenza fornire al comportamento problema è indispensabile individuare: a) Lo scopo del comportamento b) La relazione del bambino con le persone presenti quando si manifesta il comportamento c) Nessuna delle tre d) Le caratteristiche del bambino 15 / 30 15) Il principio di Premack fa riferimento ai: a) Rinforzatori dinamici b) Rinforzatori sociali c) Rinforzatori simbolici d) Rinforzatori tangibili 16 / 30 16) Nell’analisi funzionale sperimentale proposta da Carr e Durand: a) Vengono manipolate sia le condizioni antecedenti sia le conseguenze del comportamento b) Vengono manipolate solo le Establishing Operation per modificare l’efficacia di rinforzo di alcune conseguenze c) Nessuna delle tre d) Vengono manipolate soltanto le conseguenze erogate in contingenza del comportamento inadeguato 17 / 30 17) Se, a seguito del prurito dovuto a una puntura di zanzara, un bambino si gratta ripetutamente, questo comportamento ha: a) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento negativo b) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo c) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo d) Nessuna delle tre 18 / 30 18) Qual è la differenza tra il Discret Trial Training e il Natural Environment Training? a) Nell’insegnamento strutturato l’attenzione del tecnico è posta all’antecedente del comportamento messo in atto dal bambino, mentre nel NET è posta alle conseguenze da erogare b) L’insegnamento nell’ambiente naturale richiede minori livelli di attenzione da parte del bambino, è quindi più adeguato per bambini poco collaborativi c) Nessuna delle tre d) Nell’insegnamento strutturato l’attenzione del tecnico è posta alle conseguenze da erogare, mentre nel NET è posta all’antecedente del comportamento messo in atto dal bambino 19 / 30 19) Rispetto agli altri setting, l’IT: a) Favorisce la generalizzazione degli apprendimenti e, aspettando che il bambino prenda l’iniziativa, ne aumenta il gradiente di rinforzamento intrinseco e quindi la motivazione. Però, rallenta i ritmi dell’apprendimento a causa dell’impossibilità di utilizzare strategie di prompting b) Nessuna delle tre c) Favorisce la generalizzazione degli apprendimenti e, aspettando che il bambino prenda l’iniziativa, ne aumenta il gradiente di rinforzamento intrinseco e quindi la motivazione. Però, rallenta i ritmi dell’apprendimento a causa del limitato numero di opportunità di insegnamento e richiede delle abilità prerequisite che non sempre sono presenti nel repertorio cognitivo- comportamentale della persona in apprendimento d) Favorisce l’acquisizione degli apprendimenti grazie alle numerose opportunità di apprendimento e all’uso di rinforzatori estrinseci. Però richiede delle abilità prerequisite che non sempre sono presenti nel repertorio cognitivo- comportamentale della persona in apprendimento 20 / 30 20) Rispetto al Natural Environment Training, quale di queste affermazioni è vera? a) Nel setting NET l’ambiente fisico ove si opera è quello naturale arricchito con materiale intrinsecamente motivante per il bambino, precedentemente selezionato e disposto dal tecnico b) Tutte e tre corrette c) Nel setting NET solo dopo che il bambino inizia a interagire col materiale, il tecnico segue l’iniziativa del piccolo e usa l’attività per generalizzare o insegnare le prestazioni target prefissate d) Il setting NET risulta particolarmente adatto alle sessioni di generalizzazione degli apprendimenti 21 / 30 21) I metodi ABA sono una diretta espressione dell’orientamento psicologico: a) Cognitivo-Comportamentale b) Sistemico-Relazionale c) Scienza del Comportamento d) Nessuna delle tre 22 / 30 22) L’analisi funzionale serve a: a) Comprendere lo stato emotivo che determina la messa in atto del comportamento b) Comprendere la situazione che determina il comportamento c) Nessuna delle tre d) Osservare il comportamento 23 / 30 23) Il materiale da utilizzare nella sessione di intervento: a) Tutte e tre corrette b) Non deve mai essere più motivante del rinforzatore nel setting formale c) Deve essere sempre motivante nel setting non formale d) Deve essere diversamente motivante a seconda dell’obiettivo e del setting 24 / 30 24) Ipotizziamo che un bambino chieda alla mamma di guardare i cartoni animati e la mamma gli risponda di no. Il piccolo si mette a piangere e urlare e la mamma acconsente alla richiesta, il comportamento ha: a) Funzione di accesso diretto al rinforzamento positivo b) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo c) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo d) Nessuna delle tre 25 / 30 25) Il Discrete Trial Teaching è una procedura di insegnamento che si attua in: a) Ambiente incidentale b) Ambiente naturale c) Tutte e tre corrette d) Ambiente strutturato 26 / 30 26) L’intervento basato sui principi e sulle tecniche dell’ABA: a) Modifica le condizioni ambientali affinché il bambino possa ottenere le migliori opportunità di apprendimento b) Chiede al bambino di cambiare i suoi comportamenti e quelle che sono le sue caratteristiche naturali c) Chiede alle persone significative che sono in relazione con il bambino di interagire con lui in situazioni altamente strutturate d) Nessuna delle tre 27 / 30 27) I comportamenti operanti: a) Vengono emessi per riflesso in presenza di un segnale presente nell’ambiente b) Vengono appresi mediante condizionamento classico c) Modificano l'ambiente e la probabilità di una loro emissione futura dipende dalle risposte che essi ricevono d) Nessuna delle tre 28 / 30 28) Il ciclo istruzionale è composto da tre elementi: a) Nessuna delle tre b) Segnale-Comportamento-Conseguenza c) Stimolo-Risposta d) Segnale-Comportamento-Rinforzo 29 / 30 29) L’incidental Training: a) Nessuna delle tre b) Incentra l’insegnamento nell’ambiente naturale e parte da un’attività interessante per il bambino predisposta precedentemente dal tecnico c) Incentra l’insegnamento nell’ambiente naturale e parte da un’attività interessante per il bambino all’interno della routine quotidiana d) Incentra l’insegnamento nell’ambiente strutturato e parte da un’attività prestabilita dal tecnico 30 / 30 30) Rispetto agli altri setting, il NET: a) Tutte e tre corrette b) Favorisce almeno in parte i processi di generalizzazione, ma continua a porre problemi sul piano motivazionale dell’autenticità dell’interesse da parte del bambino c) Il setting di apprendimento è simile a quello utilizzato con i bambini piccoli con sviluppo tipico d) L’iniziativa di gioco è del bambino, che sceglie il materiale con cui interagire Il tuo punteggio è 0% ESCI