MODULO 4 – PRIMA PROVA [precontent] [/precontent] 0% Hai a disposizione 35 minuti per completare l'esame: il punteggio minimo per superare la prova è 21/30. Al termine del tempo le risposte verranno inviate automaticamente dal sistema. Durante l'esame potrai sempre vedere il tempo rimasto a disposizione dal contatore. Fino a che non viene terminato il test è sempre possibile cambiare le risposte semplicemente selezionandone un'altra. TEMPO SCADUTO MODULO 4 MODULO 4 - PRIMA PROVA 2020-2022 INSERIRE I PROPRI DATI PER FAVORE: 1 / 30 1) Qual è un rischio dell’uso massiccio del prompt? a) Creare evitamento: il bambino potrebbe essere infastidito dall’intrusività degli aiuti b) Tutte e tre corrette c) Creare frustrazione: il bambino potrebbe percepire il compito come troppo complesso rispetto alle sue abilità d) Creare dipendenza: il bambino potrebbe imparare a mettere in atto il comportamento in risposta all’aiuto che per lui è diventato stimolo discriminativo 2 / 30 2) Il comportamento autostimolatorio viene mantenuto da: a) L’attenzione da parte del contesto sociale b) Nessuna delle tre c) Le conseguenze sensoriali direttamente prodotte dal comportamento d) Le conseguenze positive mediate socialmente 3 / 30 3) Il materiale da utilizzare nella sessione di intervento: a) Tutte e tre corrette b) Deve essere diversamente motivante a seconda dell’obiettivo e del setting c) Deve essere sempre motivante nel setting non formale d) Non deve mai essere più motivante del rinforzatore nel setting formale 4 / 30 4) Rispetto al Natural Environment Training, quale di queste affermazioni è vera? a) Nel setting NET l’ambiente fisico ove si opera è quello naturale arricchito con materiale intrinsecamente motivante per il bambino, precedentemente selezionato e disposto dal tecnico b) Tutte e tre corrette c) Il setting NET risulta particolarmente adatto alle sessioni di generalizzazione degli apprendimenti d) Nel setting NET solo dopo che il bambino inizia a interagire col materiale, il tecnico segue l’iniziativa del piccolo e usa l’attività per generalizzare o insegnare le prestazioni target prefissate 5 / 30 5) Ipotizziamo che un bambino, tutte le volte che gli viene posto davanti un compito di matematica, lanci le penne e il quaderno; come conseguenza l’insegnante toglie il compito e gli da un puzzle, il comportamento ha: a) Funzione di accesso diretto al rinforzamento positivo b) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo c) Nessuna delle tre d) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo 6 / 30 6) Le modalità di comunicazione della diagnosi hanno un ruolo determinante: a) Nel determinare la durata della permanenza della famiglia nella fase di crisi b) Nel condizionare in senso positivo o negativo l’inizio di un rapporto affettivo con il bambino o il suo sviluppo. c) Nell’accettazione della disabilità da parte dei genitori d) Tutte e tre corrette 7 / 30 7) Prima di stabilire quale conseguenza fornire al comportamento problema è indispensabile individuare: a) Le caratteristiche del bambino b) Lo scopo del comportamento c) La relazione del bambino con le persone presenti quando si manifesta il comportamento d) Nessuna delle tre 8 / 30 8) Ipotizziamo che un bambino chieda alla mamma di guardare i cartoni animati e la mamma gli risponda di no. Il piccolo si mette a piangere e urlare e la mamma acconsente alla richiesta, il comportamento ha: a) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo b) Funzione di accesso diretto al rinforzamento positivo c) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo d) Nessuna delle tre 9 / 30 9) Il principio di Premack fa riferimento ai: a) Rinforzatori sociali b) Rinforzatori simbolici c) Rinforzatori dinamici d) Rinforzatori tangibili 10 / 30 10) I comportamenti operanti: a) Modificano l'ambiente e la probabilità di una loro emissione futura dipende dalle risposte che essi ricevono b) Vengono emessi per riflesso in presenza di un segnale presente nell’ambiente c) Nessuna delle tre d) Vengono appresi mediante condizionamento classico 11 / 30 11) La minimizzazione dell’errore presuppone che bisogna agire al fine di evitare il più possibile la replica dell’errore, cioè: a) Dopo due feedback negativi si deve fornire un prompt b) Nessuna delle tre c) Dopo due feedback negativi si deve cambiare richiesta d) Non bisogna fornire più di tre feedback negativi consecutivi 12 / 30 12) Rispetto agli altri setting, il NET: a) Il setting di apprendimento è simile a quello utilizzato con i bambini piccoli con sviluppo tipico b) Favorisce almeno in parte i processi di generalizzazione, ma continua a porre problemi sul piano motivazionale dell’autenticità dell’interesse da parte del bambino c) Tutte e tre corrette d) L’iniziativa di gioco è del bambino, che sceglie il materiale con cui interagire 13 / 30 13) Una volta individuate le funzioni dei comportamenti problematici e le condizioni che determinano il ripresentarsi nel tempo dello stesso comportamento, si potrà condurre un intervento modificando: a) Sia comportamento che le conseguenze del comportamento b) Sia gli antecedenti che le conseguenze del comportamento c) Nessuna delle tre d) Gli antecedenti o le conseguenze del comportamento 14 / 30 14) Il materiale da utilizzare nella sessione di intervento all’interno del setting formale: a) Deve essere motivante per aumentare il gradiente di rinforzamento intrinseco b) Deve essere chiaro, così da permettere al bambino di focalizzare la propria attenzione sulla caratteristica che consente di fornire la risposta corretta c) Deve essere ricco di particolari in modo da favorire sin da subito i processi di generalizzazione d) Nessuna delle tre 15 / 30 15) Cosa si intende per Rinforzamento positivo sistematico? a) È una tecnica volta all’incremento dei comportamenti adeguati già presenti nel repertorio comportamentale del bambino attraverso l’elargizione di un rinforzatore positivo contingentemente ad ogni loro emissione b) È una tecnica volta all’incremento dei comportamenti adeguati già presenti nel repertorio comportamentale del bambino attraverso il loro rinforzamento continuo, sia esso positivo o negativo c) Nessuna delle tre d) È una tecnica volta alla riduzione dei comportamenti inadeguati attraverso la loro estinzione sistematica 16 / 30 16) Gli elementi costitutivi dell’analisi funzionale descrittiva del comportamento: a) Comportamento, Pensiero, Emozione b) Nessuna delle tre c) Segnale, Comportamento, Conseguenza d) Segnale, Comportamento, Emozione 17 / 30 17) L’intervento basato sui principi e sulle tecniche dell’ABA: a) Modifica le condizioni ambientali affinché il bambino possa ottenere le migliori opportunità di apprendimento b) Chiede al bambino di cambiare i suoi comportamenti e quelle che sono le sue caratteristiche naturali c) Chiede alle persone significative che sono in relazione con il bambino di interagire con lui in situazioni altamente strutturate d) Nessuna delle tre 18 / 30 18) Rispetto agli altri setting, il DTT: a) Sembra presentare il rischio di ritardare i processi di generalizzazione delle abilità acquisite e di ottenere una scarsa accettazione sociale per l’uso di rinforzatori tangibili come il cibo, però è semplice da incorporare nella routine quotidiana del bambino b) Consente l’attuazione di numerose prove di insegnamento, sembra però presentare il rischio di ritardare i processi di generalizzazione delle abilità acquisite, di incorporare l’approccio nella routine quotidiana del bambino, di ottenere una scarsa accettazione sociale per l’uso di rinforzatori tangibili come il cibo c) Favorisce i processi di apprendimento e generalizzazione grazie all’uso di rinforzatori tangibili come il cibo, ma pone problemi sul piano motivazionale dell’autenticità dell’interesse da parte del bambino d) Nessuna delle tre 19 / 30 19) Rispetto agli altri setting, l’IT: a) Favorisce la generalizzazione degli apprendimenti e, aspettando che il bambino prenda l’iniziativa, ne aumenta il gradiente di rinforzamento intrinseco e quindi la motivazione. Però, rallenta i ritmi dell’apprendimento a causa del limitato numero di opportunità di insegnamento e richiede delle abilità prerequisite che non sempre sono presenti nel repertorio cognitivo- comportamentale della persona in apprendimento b) Favorisce la generalizzazione degli apprendimenti e, aspettando che il bambino prenda l’iniziativa, ne aumenta il gradiente di rinforzamento intrinseco e quindi la motivazione. Però, rallenta i ritmi dell’apprendimento a causa dell’impossibilità di utilizzare strategie di prompting c) Nessuna delle tre d) Favorisce l’acquisizione degli apprendimenti grazie alle numerose opportunità di apprendimento e all’uso di rinforzatori estrinseci. Però richiede delle abilità prerequisite che non sempre sono presenti nel repertorio cognitivo- comportamentale della persona in apprendimento 20 / 30 20) Quando si conduce l’analisi funzionale sperimentale secondo il modello ABC: a) Si osserva direttamente il comportamento inadeguato e si manipolano le conseguenze che si ipotizza provochino o mantengano in vita il comportamento problematico b) Si procede con la manipolazione delle variabili che si ipotizza provochino o mantengano in vita il comportamento problematico e si modificano le condizioni ambientali strutturando varie situazioni nelle quali valutare l’influenza di ognuna di esse c) Si osserva direttamente il comportamento inadeguato o si raccolgono informazioni sul comportamento attraverso metodi di osservazione indiretta e si riporta la descrizione in una scheda organizzata su tre colonne: nella colonna centrale si descrivono i comportamenti della persona che vogliamo osservare, nella colonna di sinistra gli antecedenti e in quella di destra le conseguenze d) Nessuna delle tre 21 / 30 21) L’incidental Training: a) Incentra l’insegnamento nell’ambiente naturale e parte da un’attività interessante per il bambino all’interno della routine quotidiana b) Incentra l’insegnamento nell’ambiente naturale e parte da un’attività interessante per il bambino predisposta precedentemente dal tecnico c) Nessuna delle tre d) Incentra l’insegnamento nell’ambiente strutturato e parte da un’attività prestabilita dal tecnico 22 / 30 22) Nell’analisi funzionale sperimentale proposta da Carr e Durand: a) Vengono manipolate sia le condizioni antecedenti sia le conseguenze del comportamento b) Vengono manipolate solo le Establishing Operation per modificare l’efficacia di rinforzo di alcune conseguenze c) Nessuna delle tre d) Vengono manipolate soltanto le conseguenze erogate in contingenza del comportamento inadeguato 23 / 30 23) Se, a seguito del prurito dovuto a una puntura di zanzara, un bambino si gratta ripetutamente, questo comportamento ha: a) Nessuna delle tre b) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento negativo c) Funzione di accesso diretto al rinforzamento negativo d) Funzione di accesso mediato socialmente al rinforzamento positivo 24 / 30 24) L’analisi funzionale serve a: a) Osservare il comportamento b) Comprendere la situazione che determina il comportamento c) Comprendere lo stato emotivo che determina la messa in atto del comportamento d) Nessuna delle tre 25 / 30 25) I metodi ABA sono una diretta espressione dell’orientamento psicologico: a) Nessuna delle tre b) Cognitivo-Comportamentale c) Sistemico-Relazionale d) Scienza del Comportamento 26 / 30 26) L’establishing operation: a) È un’operazione motivazionale che riduce l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della privazione b) È un’operazione motivazionale che incrementa l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della privazione c) È un’operazione motivazionale che incrementa l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della saturazione d) È un’operazione motivazionale che riduce l’efficacia attuale di un rinforzo, è quindi riconducibile al principio della saturazione 27 / 30 27) Qual è la differenza tra il Discret Trial Training e il Natural Environment Training? a) Nell’insegnamento strutturato l’attenzione del tecnico è posta all’antecedente del comportamento messo in atto dal bambino, mentre nel NET è posta alle conseguenze da erogare b) Nessuna delle tre c) L’insegnamento nell’ambiente naturale richiede minori livelli di attenzione da parte del bambino, è quindi più adeguato per bambini poco collaborativi d) Nell’insegnamento strutturato l’attenzione del tecnico è posta alle conseguenze da erogare, mentre nel NET è posta all’antecedente del comportamento messo in atto dal bambino 28 / 30 28) Il ciclo istruzionale è composto da tre elementi: a) Segnale-Comportamento-Conseguenza b) Stimolo-Risposta c) Segnale-Comportamento-Rinforzo d) Nessuna delle tre 29 / 30 29) Il Discrete Trial Teaching è una procedura di insegnamento che si attua in: a) Ambiente naturale b) Tutte e tre corrette c) Ambiente strutturato d) Ambiente incidentale 30 / 30 30) Uno stimolo capace di produrre quasi sempre una stessa risposta è detto: a) Stimolo Delta b) Stimolo Discriminativo c) Stimolo Neutro d) Nessuna delle tre Il tuo punteggio è 0% ESCI